Poesia
Avyar e i suoi fratelli
Avyar è considerata la più grande tra le donne filosofo dell'India Vedica. Attorno alle sue origini, alla sua nascita e all'epoca in cui è vissuta, sono nate molte leggende. Sposa di Brahma fu mandata dal suo sposo sulla terra ad espiare le sue colpe con una severa penitenza,dedicandosi alla preghiera e d elaborando la sua morale filosofica a beneficio dell'umanità e in particolar modo all'educazione dei giovani. La sua nascita miracolosa e quella dei suoi fratelli è narrata nel Kandapranam o Scanda Purana, il testo sacro dedicato al Dio Scanda, figlio di Shiva e divinità tutelare della scienza e dell'insegnamento, di cui Avyar era la sua devota seguace e a cui aveva consacrata la sua vita.
I sette saggi filosofi erano quattro femmine, Avyar, Uppay, Vallis, e Uruvay e tre maschi, il famoso Tiruvalluver i cui scritti sono pervenuti a noi con il titolo “La morale di Tiruvalluver”, Adigamam e Kavviler. Ciascuno di questi saggi, secondo la leggenda furono educati in famiglie di rango diverso, famiglie caritatevoli che si assunsero l'onero di educare i sette orfani ricevendone in cambio gloria e lustro familiare. Ma vediamo più da vicino il meraviglioso mistero della loro nascita:
Vedamoli, santo e filosofo, vide una notte in sogno, una stella luminosissima che cadeva sopra una piccola villaggio, abitato solo dagli appartenenti alla casta dei Sudra, questa stellina cadente si fermò sopra una povera casetta nella quale una donna in preda alle doglie stava per dare alla luce una bimba. Vedamoli aveva ricevuto il dono della profezia dal cielo, e durante una visione vide che quella bimba sarebbe stata la sposa di suo figlio Perali, che allora aveva dodici anni. Questa visione profetica provocò nel cuore del saggio Vedamoli un profondo turbamento. Quel matrimonio avrebbe provocato in seno alla sua famiglia effetti funesti, quell'unione sorta da una cosi grande disuguaglianza di classe sarebbe stata la causa della naturale esclusione della famiglia dalla classe sacerdotale. continua...