I miti gli eroi e le leggende del passato
Cosmologia Temporale Buddhista
Attualmente, la Cosmologia è giunta a svolgere un ruolo centrale nel plasmare quella che oggi è nota come fisica cosmologica, riunendo osservazioni e strumenti matematici per analizzare l'Universo nel suo insieme: in altre parole, la Cosmologia è la comprensione dell'Universo attraverso l'osservazione scientifica e l'esperimento. Tutta la Cosmologia è incentrata sull'Universo che si immagina iniziato con il Big-Bang che ha avuto come conseguenza un ampliamento dello spazio da cui l'Universo stesso è emerso 13,7 miliardi di anni fa. A partire dai suoi inizi violenti, si sono succeduti una serie di studi speculativi fino ad arrivare a quello che consideriamo il pensiero dominante, che vuole la storia dell'Universo completamente governata da leggi fisiche.
La creazione dell'Universo seppure sotto il dominio della fisica e della religione, continua a lasciare innumerevoli quesiti irrisolti che lascia libero il campo alla prospettiva metafisica della Cosmologia, cercando di spiegare l'esistenza e la natura della realtà, rispondendo a queste domande:
Qual'è il modo in cui l'Universo si è formato?
Qual'è il nesso cosmico e le relative leggi che governano l'Universo stesso?
Qual'è il motivo alla base dell'ottimismo o della sua perfezione?
Qual'è il ruolo dell'Umanità all'interno dell'Universo stesso?
Qual'è la causa prima o la ragione ultima della sua esistenza?
La cosmologia Buddhista, di conseguenza, tende verso l'evoluzionismo, così come si può leggere nel testo di Abhidhamma e Tipitaka, nei quali viene descritto un lunghissimo processo di formazione e distruzione dell'Universo della durate di quattro ere.
Creazione e distruzione del mondo
La cosmogonia Buddhista temporale, alla pari di quella Induista di cui ha ereditato le linee generali, ammette cicli di creazione e distruzione successive e perpetue dell'Universo, che si realizzano inevitabilmente a intervalli regolari. La formazione graduale delle differenti parti dell'Universo ha luogo durate una Maha Kalpa o grande eone.
Un Maha Kalpa sarebbe dunque l'unità di misura degli intervalli ciclici di distruzione e dissoluzione. Un intervallo di tempo non definito ma di certo molto lungo. Due sono le versioni che con buona approssimazione tendono a definirne la durata. La prima definisce il Kalpa come il periodo di tempo necessario a riempire un buco cubico di 16 chilometri per lato, buttando al suo interno un semino di mostarda ogni cento anni;
l'altra versione definisce il Kalpa come il periodo di tempo necessario a spianare con un fazzoletto di seta il Monte Kailash.
In ogni caso questa età non giunge a completamento, fino a quando le diverse sostanze o capas, non sono completamente consumate. Sono queste le sostanze che compongono tutta la superficie della Terra, il monte Meru e le regioni più elevate, dove risiedono le Divinità Supreme e gli Esseri più puri e perfetti. Anche se in questo caso, tutti gli Esseri non hanno che un'esistenza apparente, non essendo altro che il prodotto di Maya, l'illusione che inganna i sensi. Riferendoci all'Agana Sutta, il grande Kalpa si divide a sua volta in quattro Kalpa minori, distinguibili l'uno dagli altri in base agli eventi ciclici occorsi durante il decorso temporale del Kalpa di riferimento; ogni Kalpa minore a sua volta si divide sessantaquattro Antarakalpa, di conseguenza i quattro Kalpa minori a loro volta si suddividono in duecentocinquantasei Antarakalpa.
1) Sanvattakalpa o Eone di dissoluzione.
Durante questo Kalpa l'universo si dissolve.
2) Sanvattakalpa o Eone di dissoluzione-permanenza.
Durante questo Kalpa l'universo permane in uno stato di vuoto assoluto.
3) Vivattakalpa o Eone di evoluzione.
Durante questo Kalpa l'universo viene ad esistenza.
4) Vivattathayikalpa o Eone di evoluzione-permanenza.
Durante questo Kalpa l'universo rimane esistente in uno stato stazionario....continua