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Enheduanna: storia di una principessa tre volte donna

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Ruins in the Town of Ur Lubinski

ENHEDUANNA E GOETHE
Siamo diversi:
tu hai pensato e poi scritto i tuoi versi,
io ho dato vita alle mie poesie,
poi ho espresso il mio pensiero...
Ma sono la sacerdotessa dell'immenso dolore,
trascino via la tua terra dalle reti delle parole
mentre tu mi trascini al tuo Divano occidentale-orientale.
Siamo entrambi equilibristi sulla stessa corda
anche se destinati a due abissi diversi...

Amal al-Juburi (Iraq - 1967)


 

 

Dal passato della storia della Mesopotamia, emerge con tutto il suo splendore una figura di donna. E' una donna dei tempi antichi a cui va il merito di aver attraversato indenne la barriera del tempo, consegnandoci l'immagine di una donna dalla forte personalità, nessuno come lei ha saputo ricoprire il triplice ruolo di poetessa, sacerdotessa e principessa. Come poetessa si fa portavoce della cultura e della letteratura tutta al femminile, come lei c'è stata solo un'altra donna, la poetessa Saffo a cui viene spesso paragonata.

... La poesia di Enheduanna è una voce certa e ispirata:

chiara, toccante, piena di punti di forza, che offre un pieno tributo alla passione, al potere e alla saggezza dell'autrice...Meador.

La principessa, media e gestisce gli affari e gli intrighi di suo padre, ambasciatrice di una terra divisa tra differenze culturali e linguistiche. In Enheduanna, troviamo un accorato appello alla dea Inanna affinché venga reintegrata nel suo ruolo di alta sacerdotessa di Nanna, quando Lugalzzaggisi o Lugallanna dopo aver conquistato gran parte del paese si proclamò signore del tempio di Nanna, spogliandola di tutte le sue prerogative in seno al tempio e alla sua comunità e condannandola

all'esilio.

 

...Io, colei che qualche volta si sentì trionfante

fui scacciata dal santuario,

come una rondine

mi fecero volare via dalla finestra,

e la mia vita si consumò...

 

In seguito al successo delle truppe di Sargon, Lugallanna viene sconfitto, Enedhuanna ritorna trionfante al suo tempio ed eleva inni di ringraziamenti alla dea che incarna con la sua ierogamia.

 

...La più grande signora nello splendore della sala del trono

ha accettato le sue offerte

Nel cuore di Inanna è stata restaurata

Il giorno fu favorevole con lei,

era vestita per far risaltare la sua bellezza,

era vestita sontuosamente come una Signora

Come luce di luna crescente, era abbigliata

Quando Inanna apparve in questa visione

tutti benedissero a Ningal, la madre di Inanna

Tutti i celesti gridarono "Salve"...

 

Il castigo dell'usurpatore è terribile, castrato e accecato, Lugallanna viene rinchiuso in una gabbia ed esposto sulle mura di Nippur .Alla morte di suo padre, Enedhuanna assiste impotente all'uccisione di due dei suoi fratelli succeduti al trono paterno e al terribile evento sismico che sconvolse tutta l'area della Mesopotamia radendo al suolo il suo tempio. Di tutti questi eventi tragici, troviamo tracce nella poesia accorata della sacerdotessa.

La dea dell'amore e della fecondità dei tempi felici della sua vita, quando tutta la sua poesia ruotava attorno al tema dell'amore, subisce una brutale trasformazione in divinità dalla forza terribile,ritenuta da Enheduanna la responsabile di tutti gli eventi drammatici che aveva affrontato : la distruzione del tempio, la profanazione e la sua cacciata dal tempio, l'esilio, l'uccisione dei suoi due fratelli, succeduti a Sargon. Sono questi gli avvenimenti che marcano in maniera sostanziale la scrittura di Enheduanna che lascia comunque trasparire una forza viva e appassionata che la proietterà in una dimensione senza tempo, dove la poesia diventa parte del rituale e della legittimazione di un ordine prestabilito.

roberts_enheduanna-detailvioce education.org

Ma i suoi versi lasciano anche trapelare la forte carica emotiva dovuta alla complicata situazione politica dopo la caduta dell'Impero di Sargon, trasmettendo tutto il disagio morale dell'instabilità della sua epoca. Della sacerdotessa ci resta un disco conservato al museo dell'università della Pennsylvania. Questo disco di alabastro, raffigura la sacerdotessa nell'atto della celebrazione di una cerimonia religiosa in onore della dea Inanna, confermando il suo ruolo cardine in seno alla sua comunità e al tempio di Ur il centro religioso più importante di Sumer. Questo disco ritrovato da Leonar Wolley nel 1925, nella sezione C del Giparu, il complesso architettonico della somma sacerdotessa di Nanna ad Ur, dove Enhneduanna risiedeva, ci mostra Enheduanna mentre offre le libagioni rituali alla dea Ishtar. E' rappresentata nel tradizionale abbigliamento da Somma Sacerdotessa, vicino a lei due servitori. Il retro di questo disco , simbolo di Nanna il dio della luna, a cui era stata consacrata la vita di Enheduanna, riporta un iscrizione in cui ci ricorda di essere la figlia di Sargon, il re di tutto e la vera signora di Nanna.

disk

E' una donna antica ma con una personalità forte e incisiva, una donna colta, creativa che in una società complessa come quella della Mesopotamia, riusciva a soddisfare il bisogno di ricoprire ruoli diversi. E' questo il motivo che rende Enheduanna una donna vicino ai nostri tempi.

Enheduanna, nacque attorno al 2300 a.C. figlia del re di Akkad Sargon ( 2334-2290 a.C.). La maggior parte degli scritti provenienti dalla biblioteca di Assurbanipal sono anonimi, mentre del talento religioso, politico e letterario di Enheduanna abbiamo numerose testimonianze scritte che ci permettono di identificare con certezza il nome della autrice. La storia di Enedhuanna, si intreccia con quella del suo potente padre, re Sargon, la cui vita ricorda sicuramente i racconti favolosi intorno alla nascita di fondatori d'imperi e di dinastie, per es. Ciro e Romolo, ma richiama alla mente anche l'avventura di Mosè esposto alle acque. Del re Sargon, ci è pervenuta la leggenda della sua vita, pubblicata nel 1870, due anni dopo la prima traduzione di George Smith.

In queste tavolette, fatte copiare da Assurbanipal da un iscrizione scolpita sulla base di una sua statua, Sharru-ukin, noto come Sargon, re di Agade', parlando in prima persona ci racconta l'evento straordinario della sua nascita:

 

Sharrukin , il re potente, il re di Agade, sono io.

Mia madre era una principessa ;

Mio padre io non lo conobbi ;

Il fratello di mio padre dimorava sul monte.

La mia città era Azupirani, che giace su la riva dell'Eufrate.

Mia madre, la principessa, mi concepì e mi partorì segretamente;

Ella mi pose entro una cesta di canne,

ne otturò con bitume la bocca, e mi abbandonò al fiume,

che non mi coprì.

II fiume mi portò verso Akki, il portatore d'acqua ;

Akki, lo scavatore d'acqua, mi raccolse nella bontà del suo cuore;

Akki, lo scavatore d'acqua, mi fece suo giardiniere.

La dea Ishtar mi concesse il suo amore

durante cinquantasei anni regnai.

Governai il popolo dalle teste nere.. .

Sargon of Akkad Iraqi Directorate General of Antiquities

Sargon, crebbe come figlio del portatore d'acqua, che in realtà era un coltivatore di palme da dattero e che gli insegnò il suo mestiere. Per l'influenza di una sacerdotessa del tempio di Ishtar, fu introdotto come servo nella casa comune del re Sumero Ur-Zababa di Kish. Qui ben presto raggiunse la posizione di coppiere degli dei, con il compito di offrire le bevande rituali agli dei.

La leggenda continua con il suo rifiuto di assecondare una richiesta del re di cambiare la libagione di birra al dio Enlil con una analoga ma di scarso valore. Nel periodo protodinastico, la legittimazione del re avveniva per approvazione del dio Enlil, il dio del vento e della primavera. Enlil offeso dall'oltraggio, delegittimò il re Ur-Zababa e impartì la benedizione al suo fedelissimo coppiere. Qui termina la parte mitologica della leggenda. Il Sargon storico, era un ufficiale accadico di lingua semitica, diventato prima signore di Kish, andò in seguito a fondare una città tutta sua, la città di Agadè, il sito dove fu edificata non è stato ancora trovato, ma tutto fa pensare che si trovasse nei pressi di Babilonia, un importante luogo strategico per il completo controllo delle acque fluviali del Tigri e dell'Eufrate. Sargon , aveva conquistato il regno di Lugalzaggisi, il primo re ad aver unificato politicamente Sumer, strappando ad Urukagina il predominio sulle città di Lagash e Umma.

 

...Sargon, re di Akkad, procuratore di Ishtar, re di Kish, unto di Anum, re del paese, principe di Enlil. Egli ha sottomesso Uruk e distrutto le sue mura. Ha incrociato le armi con l’uomo di Uruk ed ha raggiunto

la vittoria: ha incrociato le armi con Lugalzaggisi, re di Uruk, lo ha catturato e lo ha condotto in catene alla Porta di Enlil.

Sargon, re di Akkad: egli ha incrociato le armi con l’uomo di Ur, ha raggiunto la vittoria, ha sottomesso la sua città e ne ha abbattuto le mura; ha sottomesso Eninmar e ne ha abbattuto le mura, ha sottomesso il suo territorio da Lagash al mare ed ha bagnato le sue armi nel mare. Ha incrociato le armi con l’uomo di Umma ed ha raggiunto la vittoria: ha sottomesso la sua città e ne ha abbattuto le mura. Sargon, re del paese: Enlil non gli ha dato un uomo suo pari.

Enlil gli ha dato (la sovranità) dal Mare Superiore al Mare Inferiore; dal Mare Inferiore i figli di Akkad hanno il governo. L’uomo di Mari e

l’uomo di Elam stanno di fronte a Sargon, re del paese.

Sargon, re del paese: egli ha ristabilito Kish al suo posto e ne ha ripopolato la città....

 

Khorsabad  the Palace of Sargon II

Sargon regnò dal 2371 al 2316 a. c. e la sua dinastia regnò fino al 2230 quando dovette cedere l'impero strappato a Lugalzaggisi ai Gutei. Con l'avvento al potere di Sargon, la vita culturale dei sumeri, fu invasa da un forte impulso creativo che modificò in maniera sostanziale l'impianto culturale posto alla base della civiltà sumerica, terminando di fatto quello che è conosciuto come primo periodo dinastico. Alla lingua sumera, si sostituì l'accadico la lingua originale dei semiti che incominciò ad essere scritto nei caratteri cuneiformi dei sumeri che continuò tuttavia ad esistere come lingua religiosa, letteraria e ufficiale, lasciando comunque il ruolo principale all'accadico che ebbe una vita lunga come lingua della civiltà di un impero potente. Sotto di lui fu modificato anche l'assetto politico delle città stato che persero gradualmente la loro rilevanza politica a seguito dello spostamento del potere politico verso il centro politico di Akkad.

Sargon_II_and_dignitary Jastrow 2006

Enheduanna fu l'unica figlia femmina dei cinque figli di Sargon. Non si sa bene chi fosse la madre di Enheduanna, Tashlutum, moglie legittima di Sargon, parlava la lingua accadica, mentre Enheduanna usava il sumerico con un'eleganza stilistica che lascia presagire il completo dominio della lingua, probabilmente parlato da sua madre, una delle tante concubine del re. Raggiunta l'età adulta, la principessa fu consacrata con un al dio della luna Nanna nel tempio di Ur. Con il matrimonio divino, Enheduanna assecondava il volere del padre al matrimonio dinastico di sua figlia con le divinità, per colmare il divario esistente tra l'uomo e la divinità, tra il sovrano e il popolo. Enheduanna diventa la personificazione di Inanna, fondendo in un perfetto sincretismo l'Inanna sumera con l'Ishtar semitica. Questo ruolo completamente nuovo per le principesse accadiche continuò ad esistere per centinaia di anni dopo la caduta dell'impero accadico, diventando di fatto una parte importantissima del potere secolare e religioso posto alla base della struttura mesopotamica. Enheduanna con il suo matrimonio, diventa il mediatore politico del potere di suo padre, come lui rappresenta il tratto d'unione tra il divino e il politico, tra la religione e lo stato, tra gli dei e i re. Nei suoi inni, Enheduanna celebra allo stesso modo Sumer e Akkad, la lingua semitica e la lingua sumera, unisce due templi, due culti , due dee, ishtar e Inanna, guerra e amore, cielo e terra.

Tra tutte le funzioni ricoperte da Enedhuanna il ruolo predominante fu senza dubbio quello di Somma Sacerdotessa, la celebrazione dei riti associati alla nascita, alla fertilità, al raccolto alla morte, non sono altro che il percorso privilegiato della ritualizzazione per portare la donna al raggiungimento di una elevata posizione gerarchica della sacerdotessa iniziata al culto di una divinità maschile.

Le sue composizioni presentano molteplici sfaccettature che oscillano tra l'esaltazione al divino, la sensualità e i riti connessi al culto sacerdotale di Ishtar e di Nanna il suo divino marito. Ma è Inanna che per mezzo della raffinata poesia di Enedhuanna si trasforma nella divinità femminea per eccellenza.

... Le divinità femminili furono venerate e adorate in tutto il corso della storia sumerica...Però la dea che dominò, eclissò e sopravvisse a tutte fu una dea conosciuta con il nome di Inanna, "Regina del Cielo" dalle popolazioni sumeriche e con il nome di Ishtar dai semiti che vivevano a Sumer. Inanna rappresentò così un ruolo molto importante nei miti, nella epica e negli inni che qualsiasi altra divinità femminea... S.N.Kramer

 

Regina di tutti i Me

Sfolgorante di luce chiara

Donna vestita di luce

Il cielo e la terra sono i tuoi indumenti

Tu sei l'eletta, la santificata.

Oh tu grandiosa per le tue doti

Coronata dalla tua immensa bontà

Somma sacerdotessa, sei giusta

La tua mano si afferra ai sette poteri

Mia sovrana, tu dalla forza fondamentale

custode delle origini cosmiche essenziali

Tu esalti gli elementi

Legali alle tue mani

Riunisci in te i poteri

Imprigionali nel tuo cuore

Come un drago lanci veleno sulla terra dei nemici

Ruggisci come il dio della tormenta

Come il seme che imputridisce nella terra

Sei il fiume in piena che precipita già dalle montagne

Sei Inanna

Suprema in cielo e in terra

 

Riferimenti bibliografici:

V.Colombo. Non ho peccato abbastanza, antologia di poetesse arabe contemporanee. Ed.Oscar Mondadori 2007

Sargon B 1 = RIME 2 E2.1.1.1/2 Università di Padova. corso di storia del Vicino Oriente Antico

Boomer.Priestess and King:Representation of Power and gender in the Akkadian Roiyal Family. Arch.1600

A.Zgoll “Der Rechtsfall der En-hedu-Ana in dem Lied nin-me-sar-ra”, Ugarit Verlag, Munchen

J.Bottero. Lorsque Les Dieux Faisaient l’Homme, Ed.Gallimard.Paris,1989

W. W.Hallo-J.J.vanDijk.The Exaltation of Inanna.Yale University1968

D.Wolkstein-S.N.Kramer.Inanna:queen of Heaven and Heart.Ed. Library of Congress 1983

J.Roberts.Enheduanna,Daughter of king Sargon,Princess,Poet,Priestess(2300 B.C.) Transoxiana n.8 Giugno 2004

B.De ShongMeador. Inanna Signora dal cuore immenso Ed.Venexia 2009

Wikipedia.org

New World Enciclopedya.org

R.Bikley Biography of Enheduanna, Priestess of Inanna cddc.vt.edu

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