Fat Frumos Din Lacrima - Novella Rumena di Mihail Eminescu

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Scritto da Federico

Landesmuseum - Madonna con Mughetti

 

Nei tempi antichi quando gli uomini, come lo sono ancor oggi, non erano che germi dell’avvenire, quando Dio poggiava i suoi piedi sulle pietre abbandonate della terra, nei tempi antichi, viveva un imperatore tenebroso e pensieroso come la mezzanotte ed aveva un’imperatrice giovane e sorridente come la luce splendente del mezzogiorno.

Da cinquant’anni l’imperatore faceva la guerra con un suo vicino.

Il vicino morì, lasciando in eredità ai figli ed ai nipoti la discordia e l ’odio a sangue...

Cinquant’anni passarono e solamente l’imperatore viveva solitario come un leone invecchiato, indebolito dalle lotte e dalle sofferenze, l’imperatore che durante tutta la sua vita non aveva mai riso, non sorrideva nemmeno al canto innocente dei bambini, né al sorriso pieno d’amore della giovane sposa, né alle favole vecchie e scherzose dei guerrieri incanutiti nei combattimenti e nei disagi. Egli si sentiva debole, si sentiva morire e non aveva a chi lasciare l’eredità del suo odio.

Triste si alzava dal suo letto imperiale accanto alla giovane imperatrice, letto dorato ma vuoto e privo di benedizione, triste, andava alla guerra con l'anima indomita e l’imperatrice, rimanendo sola, piangeva con lacrime di vedova la sua solitudine.

I suoi capelli biondi come l’oro lucente, ricoprivano i seni tondi e bianchi, e dai suoi occhi cerulei e grandi scendevano torrenti di perle sulle guance più bianche dell'argenteo giglio. Profonde occhiaie azzurre cerchiavano i suoi occhi, e le vene celesti segnavano la sua faccia bianca come il marmo. Alzata dal letto si prosternava sui gradini di pietra della nicchia, nella quale vegliava, al disopra di ma lampada accesa, l'immagine coperta d’argento della « Mater Dolorosa ».

Commossa dalle preghiere dell’imperatrice prostrata, le palpebre fredde dell'immagine s’inumidirono ed una lacrima discese dall’occhio nero della madre di Dio. L’imperatrice si alzò, colse con la bocca arida la lacrima fredda e l'aspirò con tutta l’intensità dell’anima sua. Da quell’istante si sentì gravida.

Passò un mese, ne passarono due, ne passarono nove, e l'imperatrice fece un figlio bianco come la schiuma del latte, dai capelli biondi come i raggi della luna.

L’imperatore sorrise,sorrise anche il sole dal suo regno di fuoco e sostò, cosicché per tre giorni non vi fu la notte, ma soltanto il sereno e l’allegria; il vino scorreva dai barili sfondati e le grida ed i clamori di gioia fendevano la volta azzurra del cielo.

E la mamma sua gli mise il nome di Fat Frumos din Lacrima.  Continua..

Copyright 2011 Fat Frumos Din Lacrima - Novella Rumena di Mihail Eminescu. Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 3.0 Unported.
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